martedì 21 luglio 2009

UDINE: il comune e il testamento biologico

L’Amministrazione comunale di Udine ricomincia la riflessione sull’istituzione di registro per la conservazione dei testamenti biologici. L’occasione è stata data dall’incontro chiesto dall’associazione Luca Coscioni di Udine che ha presentato al sindaco Furio Honsell la raccolta di circa un centinaio di firme per chiedere l’istituzione di questo registro nel Comune di Udine. Anche l’Ordine dei notai di Udine si è messo in contatto con il sindaco per offrire la propria consulenza per assistere le persone che vogliono presentare quella che viene definita la “manifestazione delle ultime volontà” e che non riguarda solo i trattamenti sanitari ma anche, ad esempio, la volontà sulla donazione degli organi: “La nostra consulenza sarebbe gratuita – ha sottolineato Giancarlo Suitner, presidente dell’Ordine dei notai di Udine e Tolmezzo – e potremmo prestare il nostro servizio una o due volta alla settimana per alcune ore, in uno spazio messo a disposizione dal Comune di Udine”
[...] Udine può diventare in questo modo il Comune capofila di questo servizio pubblico”. Perché privatamente, infatti, è già possibile per un cittadino chiedere un servizio di questo genere ad un notaio. La differenza, però, è che il servizio è a pagamento e che non esiste un database con tutti i documenti, a cui attingere in caso di necessità. Di conseguenza, ogni persona sarebbe costretta a girare sempre con il “testamento biologico” in tasca, un po’ come già avviene per il gruppo sanguigno. “Il problema a questo punto – ha detto il sindaco – non è più l’istituzione di un registro, perché la presenza dei notai solleva il Comune dalla questione, ma soltanto capire il luogo e la tempistica per farlo partire effettivamente”. Sulla realizzazione del registro comunale per raccogliere e conservare i testamenti biologici però il condizionale è d’obbligo, visto che la decisione deve ancora passare il vaglio della maggioranza".

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