martedì 17 marzo 2009

UDINE: aggressioni al batuage

Raid anti-gay anche a Udine. Da mesi. Per quel Suv scuro, che a cadenze regolari faceva irruzione nei luoghi di incontro fra omosessuali. E paura per quei due ragazzotti, uno sui vent’anni, l’altro oltre la quarantina che attaccavano rissa. A volte solo con le minacce ad alta voce. Altre volte con le mani. In almeno un’occasione con una mazza da baseball. Il racconto – rigorosamente anonimo – è di un ragazzo gay di Udine. [...] Andrea, nome di fantasia, ha 31 anni. E si ricorda bene quegli episodi alla periferia della città, vicino allo stadio, dove c’è un battuage e una zona di incontri fra adulti. Non erano di Udine, nè dei dintorni. Gente violenta che voleva metterci paura. Uno era più giovane, avrà avuto circa vent’anni e l’altro invece più grande. Si capisce che non sono lì per incontrare qualcuno. Nè per fare amicizia. Il più giovane è il più aggressivo. La classica testa calda. Toni alti, piglio aggressivo. E non è certo la prima volta che si vede da quelle parti. C’è stato un caso in cui uno dei due aveva in macchina una mazza da baseball . Il più giovane era quello che voleva menare le mani, l’altro invece era più calmo e cercava di farlo stare tranquillo. E se ieri davanti a Montecitorio le associazioni gay italiane hanno invocato una legge contro l’omofobia proprio per denunciare l’aggressione del disabile pordenonese da parte dei tre concittadini, uno dei quali denunciato anche per scritte razziste, a Udine si alza un cordone di solidarietà.

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