giovedì 22 gennaio 2009

Sebastian Buk: Generations of love

Inizia oggi l'appuntamento setimanale (si spera!) dedicato ai libri. Come prima recensione partiamo con un classico, ma che piace sempre.

Matteo B. Bianchi
Generations of love
Baldini&Castoldi


"Ci sono quelli che hanno avuto il 68, Woodstock, la rivoluzione sessuale, gli anni di piombo, il post-comunismo. La mia generazione ha avuto Wanna Marchi. Fin da quando ho raggiunto l'età della ragione, ho sentito ripetermi dal televisore che eravamo grassi, lardosi, brutti, che facevamo schifo. Ma che bastavano duecentomilaaaa lire e tutto si sarebbe risolto.Io crescevo, Wanna denunciava la decadenza fisica e metafisica del mondo, e io la capivo. Tutta la mia generazione la capiva. Lei gridava: "D'accordooo?" E noi, evidentemente, lo eravamo."

Questo l'incipit di un romanzo leggero, veloce e appassionante, scandito da una colonna sonora variegata. La storia è quella di un giovane che cresce nella provincia milanese nel pieno degli anni 80, e si racconta, come tanti giovani. Però questo ha una particolarità in più ...gay, incasinato, alle prese con studi, famiglia, amici, viaggi. Il tutto condito con sì qualche stereotipo, ma senza mai cadere nel cattivo gusto...sempre sul filo dell'ironia. Un romanzo che è diventato, giustamente, un cult.

Alla prossima settimana. Michele

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