
«Ieri sera, alle 19, finito il mio turno di operatore al 113, ho dovuto consegnare distintivo, pistola e manette ma il momento peggiore deve ancora arrivare. Il 24 giugno il Consiglio mi aveva comunicato altri addebiti, a causa di un servizio sull’Espresso per il quale il funzionario istruttore proporrà la destituzione». Il verdetto arriverà in settembre, ma questa volta la poliziotta sarà difesa dal Siulp nazionale. «Spero che mi diano al massimo altri sei mesi di sospensione, io amo il mio lavoro. Però rifarei tutto, valeva la pena affrontare un argomento così spinoso per combattere le discriminazioni sessuali sul lavoro».
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