(Trattato della Costituzione Europea, Parte II, Articolo II-81)
«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.»
(Art. 3, Costituzione della Repubblica Italiana).
Queerquilia, UAAR Treviso, UbikLab, Rete degli Studenti Medi Treviso, A.N.P.I. Treviso, Shake LGBTE, Agedo, DonneinmovimentoTv, Associazione difesa dei lavoratori Treviso, Associazione YaBasta, Un'altra Treviso, Rifondazione Comunista e molti altri singoli cittadini hanno costituito un tavolo permanente contro le discriminazioni: Treviso Libera.
Venerdì 23 Ottobre, dalle 17, in piazza Indipendenza a Treviso, ci sarà un sit-in per ricordare quanto sancito dai principi appena enunciati.
(da Treviso Libera) «Nei nostri territori sperimentiamo quotidianamente una violazione sistematica di questi principi. Il Comune di Treviso non risparmia, con provvedimenti e le ormai famose sparate dei suoi rappresentanti, attacchi palesi ai nostri diritti. In linea con quanto succede in tutta Italia, e in maniera se possibile più becera, l'amministrazione leghista dimostra tutta la sua intolleranza. Intolleranza verso chiunque è diverso e non è disposto a farsi omologare dentro canoni che non gli appartengono. A Treviso i cittadini sono in movimento, non vogliono continuare a stare nell'ombra e nell'indifferenza, ma vogliono mettere la faccia e far sentire, ancora una volta, la propria voce, perché non si finisce mai di combattere i mostri dell’omofobia, del razzismo, del sessismo, dell’odio verso qualunque diversità, sia essa fisica, psicologica o sociale.
Noi non ci fermeremo solo alla manifestazione, ma continueremo un percorso, insieme alle varie associazioni, per promuovere un nuovo modello di società aperta a tutte le differenze. Non tutti i Trevigiani sono come il loro vice-sindaco! Dimostriamolo insieme!»
Venerdì 23 Ottobre, dalle 17, in piazza Indipendenza a Treviso, ci sarà un sit-in per ricordare quanto sancito dai principi appena enunciati.
(da Treviso Libera) «Nei nostri territori sperimentiamo quotidianamente una violazione sistematica di questi principi. Il Comune di Treviso non risparmia, con provvedimenti e le ormai famose sparate dei suoi rappresentanti, attacchi palesi ai nostri diritti. In linea con quanto succede in tutta Italia, e in maniera se possibile più becera, l'amministrazione leghista dimostra tutta la sua intolleranza. Intolleranza verso chiunque è diverso e non è disposto a farsi omologare dentro canoni che non gli appartengono. A Treviso i cittadini sono in movimento, non vogliono continuare a stare nell'ombra e nell'indifferenza, ma vogliono mettere la faccia e far sentire, ancora una volta, la propria voce, perché non si finisce mai di combattere i mostri dell’omofobia, del razzismo, del sessismo, dell’odio verso qualunque diversità, sia essa fisica, psicologica o sociale.
Noi non ci fermeremo solo alla manifestazione, ma continueremo un percorso, insieme alle varie associazioni, per promuovere un nuovo modello di società aperta a tutte le differenze. Non tutti i Trevigiani sono come il loro vice-sindaco! Dimostriamolo insieme!»