mercoledì 21 ottobre 2009

Una piccola rivoluzione...

«È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, la disabilità, l’età o l’orientamento sessuale.»
(Trattato della Costituzione Europea, Parte II, Articolo II-81)
«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.»
(Art. 3, Costituzione della Repubblica Italiana).
Queerquilia, UAAR Treviso, UbikLab, Rete degli Studenti Medi Treviso, A.N.P.I. Treviso, Shake LGBTE, Agedo, DonneinmovimentoTv, Associazione difesa dei lavoratori Treviso, Associazione YaBasta, Un'altra Treviso, Rifondazione Comunista e molti altri singoli cittadini hanno costituito un tavolo permanente contro le discriminazioni: Treviso Libera.

Venerdì 23 Ottobre, dalle 17, in piazza Indipendenza a Treviso, ci sarà un sit-in per ricordare quanto sancito dai principi appena enunciati.

(da Treviso Libera) «Nei nostri territori sperimentiamo quotidianamente una violazione sistematica di questi principi. Il Comune di Treviso non risparmia, con provvedimenti e le ormai famose sparate dei suoi rappresentanti, attacchi palesi ai nostri diritti. In linea con quanto succede in tutta Italia, e in maniera se possibile più becera, l'amministrazione leghista dimostra tutta la sua intolleranza. Intolleranza verso chiunque è diverso e non è disposto a farsi omologare dentro canoni che non gli appartengono. A Treviso i cittadini sono in movimento, non vogliono continuare a stare nell'ombra e nell'indifferenza, ma vogliono mettere la faccia e far sentire, ancora una volta, la propria voce, perché non si finisce mai di combattere i mostri dell’omofobia, del razzismo, del sessismo, dell’odio verso qualunque diversità, sia essa fisica, psicologica o sociale.
Noi non ci fermeremo solo alla manifestazione, ma continueremo un percorso, insieme alle varie associazioni, per promuovere un nuovo modello di società aperta a tutte le differenze. Non tutti i Trevigiani sono come il loro vice-sindaco! Dimostriamolo insieme!»

mercoledì 14 ottobre 2009

CineLabirinto con Queerquilia, a TV: «Improvvisamente l'inverno scorso»




Gli amici di Queerquilia e Sebastian aumentano sempre di più!
Il gruppo Cinit Cineforum Labirinto ha organizzato la proiezione di
« Improvvisamente l'inverno scorso »
Venerdì 16 Ottobre, alle 20 e 45
presso lo Spazio Paraggi, via Pescatori 32, Treviso.
È un documentario di Luca Ragazzi e Gustav Hofer del 2008, durata 80 minuti. Il regista Luca Ragazzi sarà presente in sala per un dibattito con noi dopo il film!
Eccovi un breve trailer (scusate i sottotitoli in inglese, almeno vi esercitate...)



Il film ha ricevuto il Premio speciale della giuria al Festival di Berlino come miglior documentario.
L'ingresso è libero e gratuito con Tessera Cinit 2009/2010 (gratuita!) sottoscrivibile prima della proiezione. Tuttavia per sostenere le spese sostenute chiederemo di lasciare un'offerta come in chiesa...
Info Spazio paraggi: mail & tel. 348 6772908.
Info Cinit Cineforum Labirinto:
4 mail;
4 tel. 3407417350 (Livio) e 3409805001 (Enrico).

«Un cofanetto che più bello non si può!»

Venenerdì 16 ci sarà anche la possibilità di acquistare il dvd del film, completato con una descrizione dei retroscena del film e di altri interventi dei registi.
«...vediamo le loro interviste a Berlino, e nel libro si alterna il diario acuto, sincero e leggero di un anno di viaggi e successi (di premi vinti e mancati, come il Teddy a Berlino), le mail suscitate dalle proiezioni, le cartine della SameSex Geography, le dichiarazioni omofobe dei nostri politici, un Bignami legislativo italiano e internazionale.
E tutto questo succedeva proprio... Improvvisamente l'inverno scorso». (B. Solazzo, Liberazione)

Non potete mancare!

domenica 11 ottobre 2009

STOP OMOFOBIA!

Una breve intervista a Fabrizio Marrazzo, di Arcigay Roma, che descrive la notevole manifestazione di ieri: Uguali.

martedì 6 ottobre 2009

ROMA: UGUALI, sabato prossimo!


«Noi promotori della manifestazione del 10 ottobre vogliamo rispondere alla violenza con il nostro contributo sociale e culturale. Rivendichiamo uguali diritti e doveri, pari dignità, riconoscimento giuridico di tutti gli amori, di tutte le famiglie.
Invitiamo le persone gay, lesbiche, bisessuali, transgender, ed eterosessuali a far sentire la loro voce impegnandosi a costruire un’Italia differente, che agisca per un cambiamento vero, profondo che riguarda la cultura e la convivenza.
Il 10 Ottobre 2009 saremo a Roma, come movimento lgbt, coscienti di convocare una manifestazione in un clima che in generale è violento, che colpisce noi, migranti, donne e altri soggetti sociali ritenuti deboli.
In questo quadro, rivendichiamo come fondamentale necessità democratica e civile interventi legislativi contro l’omofobia e la transfobia, che estendano la legge Mancino anche all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Sarà solo un primo passo non certo esaustivo né sufficiente. La negazione e l’opposizione al riconoscimento di diritti per le persone e le coppie lgbt è già di per se omofobia e transfobia.
La Costituzione italiana e la Dichiarazione Universale dei diritti umani indicano con chiarezza il principio di uguaglianza che deve impegnare le istituzioni tutte ad agire con interventi informativi e culturali, a partire dalla scuola, dove il fenomeno del bullismo è in preoccupante espansione.
Vogliamo che il 10 ottobre sia una manifestazione in cui ogni persona lesbica, transgender, bisessuale, omosessuale, intersessuale abbia accanto le proprie famiglie, i colleghi di lavoro, i compagni di studio , i vicini di casa, perché crediamo che il dialogo e la condivisione siano gli elementi decisivi per far avanzare i nostri diritti e con essi la società italiana.
Chiediamo a chi parteciperà di rispettare le modalità che abbiamo deciso, che prevedono una manifestazione aperta da una enorme bandiera Rainbow, in cui sfileranno associazioni, movimenti, sindacati ciascuno con le proprie bandiere. Invitiamo i partiti a leggere con attenzione la piattaforma rivendicativa collegata a questo documento e ad aderire e partecipare solamente se la condividono in toto.
Chiediamo di rispettare la nostra decisione di escludere striscioni e bandiere dei partiti, nel pieno riconoscimento della nostra autonomia e del senso stesso della manifestazione.»

Manifestazione nazionale 10 ottobre 2009
Liberi e eguali in dignità e diritti

lunedì 5 ottobre 2009

MANIFESTIAMOCI!


Articolo 3: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali. [...]»

Articolo 21: «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. [...]»

Come abbiamo già detto, chi ha scritto queste parole era sopravvissuto alla resistenza partigiana e alla più grande guerra della storia dell'umanità.
Gli anni sono passati e nessuno ha coltivato questi principi fondamentali, con il risultato che adesso dobbiamo organizzare una manifestazione nazionale alla settimana per farli valere.

Roma, prossimo 10 Ottobre 2009: Uguali. Dovete esserci!

Roma, lo scorso 3 Ottobre 2009 (un piccolo RAPortage).






E nello stesso giorno la testimonianza di Roberto Saviano, trentenne napoletano, laureato in Filosofia all'Università Federico II di Napoli, collaboratore in Italia con L’espresso e La Repubblica, negli Stati Uniti con il Washington Post e il Time, in Spagna con El pais, in Germania con Die Zeit e Der Spiegel.
Da tre anni, in seguito al successo del suo romanzo Gomorra, fortemente accusatorio nei con fronti delle attività camorristiche, ha ricevuto numerose minacce di morte e vive sotto scorta. Attualmente, per motivi di sicurezza, è costretto a cambiare continuamente dimora.






Liberté, Égalité, Fraternité.