Il Mattino di Padova presenta l'intervista raccolta dalla giornalista Canzian a don Floriano Abrahamowicz dei Lefebvriani di Treviso. «Io so che le camere a gas sono esistite almeno per disinfettare, ma non so dirle se abbiano fatto morti oppure no, perché non ho approfondito la questione». Sono le parole di don Floriano Abrahamowicz capo della comunità lefebvriana di Treviso alla Fraternità di San Pio X. Si apre una nuova pagina nelle polemiche su lefebvriani e negazionisti dopo la revoca della scomunica da parte di Bendetto XVI di quattro vescovi lefebvriani nonostante le dichiarazioni negazioniste di mons. Richard Williamson, negazionista. Revoca che ha fatto espoldere polemiche tra il Vaticano e il Rabbinato d'Israele [...] Sul numero dei morti della Shoah, sul quale pure Williamson aveva una propria teoria, don Abrahamowicz ha affermato: «No, non metto in dubbio i numeri. Le vittime potevano essere anche più di 6 milioni.[...]«I numeri derivano da quello che il capo della comunità ebraica tedesca disse agli angloamericani subito dopo la liberazione. Nella foga ha sparato un cifra. Ma come poteva sapere? Per lui la questione importante era che queste vittime sono state uccise ingiustamente per motivi religiosi. La critica che si può fare al modo in cui in cui viene gestita la tragedia dell'Olocausto sta nel dare ad essa una supremazia in confronto ad altri genocidi». «E il genocidio degli armeni? [...] «Tutta questa polemica sulle esternazioni di monsignor Williamson riguardo l'esistenza delle camere a gas - afferma il sacerdote tradizionalista - è una potentissima strumentalizzazione in funzione anti-Vaticano. [...] Secondo don Floriano, «il negazionismo è un falso problema perchè si sofferma su metodi e cifre e non risponde alla sostanza del problema».
QUI il video del vescovo negazionista.
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giovedì 29 gennaio 2009
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